E’ sempre una gioia, per noi che amiamo così tanto gli animali, dare questo genere di notizie e cioè che anche Prada, finalmente, si è liberata della pelliccia! A partire dalla prossima collezione donna primavera/estate 2020, il marchio del lusso italiano presenterà collezioni totalmente fur-free, estendendolo anche alla seconda linea Miu Miu.

La decisione di Prada arriva dopo una campagna tostissima che organizzazioni come la nostra LAV insieme alla Humane Society of the United States (HSUS) in collaborazione con la Fur Free Alliance hanno lanciato l’anno scorso, chiedendo espressamente alla Maison di rinunciare all’uso della pelliccia naturale nelle sue collezioni.

Tanti di noi hanno partecipato firmando la petizione e alla fine Prada ci ha ascoltato.

Nella sua scelta etica Prada va ad aggiungersi a Jean Paul Gaultier, Versace, il gruppo Michael Kors, Armani, tutti marchi del lusso che su pressione di organizzazioni animaliste ma anche su richiesta di noi cittadini e consumatori hanno scelto di essere fur-free.

La conseguenza di queste scelte etiche da parte dell’industria della moda va così a incidere sempre più pesantemente sul numero di allevamenti da pelliccia ancora attivi, in Italia e nel resto del mondo. Come abbiamo già ricordato in diversi post, sono tanti i Paesi che li hanno banditi o che li chiuderanno tra pochi anni, come gli ultimi 17 ancora attivi nelle Fiandre che dovranno chiudere i battenti entro il 2023. Anche la Norvegia, una volta il più grande produttore mondiale di pellicce di volpe, ha votato per mettere fuori legge l’allevamento di animali da pelliccia dal 2024.

Manca l’Italia, dove continuano a rimanere attivi circa una ventina di allevamenti di visoni che causano la morte di almeno 200.000 animali l’anno (circa 550 ogni singolo giorno). Quindi, per noi di eco-à-porter, la notizia più bella sarà annunciare che il nostro Paese avrà finalmente approvato una legge per bandire in via definitiva queste prigioni mortali.

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