Fashion for Good: 15 start-up per una moda che fa bene

0

Questa è una notizia per chi ha ancora qualche dubbio che la rivoluzione green nell’industria della moda sia un fenomeno circoscritto; dall’ultima edizione di Fashion for Good-Plug and Play Accelerator, iniziativa promossa da Fashion for Good, piattaforma globale per l’innovazione sostenibile che promuove e finanzia le start-up più meritevoli, arrivano ben 15 innovazioni legate ad altrettante nuove start-up che promettono una vera rivoluzione nel settore fashion.

Le 15 start-up sono state selezionate tra centinaia di candidati provenienti da tutto il mondo e rappresentano le varie aree della filiera produttiva, dalle materie prime alternative ai nuovi modelli di business e ognuna deve avere in se il potenziale necessario per rimodellare definitivamente l’industria della moda. A sostegno dell’attività di sviluppo di ogni start-up, c’è “l’acceleratore” Fashion for Good Plug and Play, un servizio di tutoraggio effettuato dai partner e dai mentori dell’iniziativa che sono Adidas, C&A, Galeries Lafayette, Kering, Target e Zalando.

Ma vediamo da vicino alcune di queste start-up, che stanno già lavorando con i loro tutor nella sede di Fashion for Good ad Amsterdam per approdare il 14 giugno prossimo alla presentazione ufficiale delle proprie innovazioni davanti a investitori del settore:

  • Algiknit produce fibre tessili ricavate da una varietà di alghe, che possono essere lavorate a maglia o stampate in 3D per ridurre al minimo gli sprechi. La maglieria finale è biodegradabile e può essere tinta con pigmenti naturali;
  • BioGlitz produce il primo glitter biodegradabile al mondo. Basato su una formula unica a base di estratto di eucalipto, l’eco-glitter è anche compostabile;
  • circular.fashion ha creato un software che interconnette il design circolare, i modelli di vendita al dettaglio circolare e le tecnologie di riciclo a circuito chiuso. Ai capi creati con questo software viene attribuito un cartellino identificativo che permette una sorta di tracciabilità della filiera produttiva al contrario, per poter arrivare a centri di smistamento e di riciclaggio delle rispettive componenti materiche;
  • Flocus produce filati naturali, imbottiture e tessuti realizzati con fibre di kapok, un albero che può essere coltivato naturalmente senza l’uso di pesticidi e insetticidi in terreni aridi non adatti all’agricoltura, offrendo un’alternativa sostenibile all’alta produzione di fibre naturali come il cotone;
  • Frumat utilizza le mele per creare un materiale simile alla pelle; la pectina delle mele è un prodotto di scarto industriale che può essere utilizzato per creare materiali sostenibili totalmente compostabili pur essendo abbastanza resistenti da creare accessori di lusso. I materiali possono essere tinti naturalmente e conciati senza tecniche chimicamente intensive;
  • Good on You è un’app mobile che fornisce valutazioni etiche per circa 1.000 brand valutati in base al loro impatto su persone, ambiente e animali. È costruito su un solido sistema di valutazione che aggrega standard, certificazioni e fonti di dati in un punteggio semplice e accessibile per promuovere la trasparenza e consentire ai clienti di fare acquisti consapevoli.
  • I materiali Mango producono bio-poliestere biodegradabile che può essere utilizzato come alternativa sostenibile al poliestere attualmente utilizzato nell’industria della moda;
  • Nano Textile offre un’alternativa ai prodotti chimici leganti normalmente usati per fissare le finiture su un tessuto. La sua tecnologia incorpora le finiture direttamente nel tessuto utilizzando un processo chiamato ‘cavitazione’ e può essere applicata a una gamma di prodotti come finiture antibatteriche e anti-odoranti o idrorepellenti;
  • Orange Fiber produce tessuti naturali da derivati ​​degli agrumi; la fibra arancione viene prodotta estraendo la cellulosa dalle fibre che vengono scartate dalla pigiatura industriale e dalla lavorazione delle arance. Attraverso le tecniche nano-tecnologiche viene arricchita con oli essenziali di agrumi, creando un tessuto unico e sostenibile.

Per vedere tutte e 15 le start-up potete andare direttamente alla pagina della news in questione, ci sono innovazioni davvero importanti che auspichiamo vengano adottate presto dall’industria della moda.

Buon lavoro a tutti in quel di Amsterdam!

Articolo precedenteNike, not just sporting challenges
Articolo successivoMani, anima e natura, le tre facce di aniMANIli

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci i tuoi commenti
Inserisci qui il tuo nome